Liberare lo spazio occupato da file pesanti rende i nostri dispositivi molto più veloci; ovviamente liberare spazio non significa cancellare per forza dei file che magari ci piace o ci serve conservare, quanto invece spostarli su un supporto diverso e procedere ad uno storage che risponda alle vostre esigenze.
Scegliere il supporto giusto però può essere problematico visto l’offerta molto articolata presente in commercio, grazie al fatto che le aziende produttrici hanno compreso bene la necessità di offrire una soluzione pratica e conveniente. Da qui la necessità di informarsi bene prima dell’acquisto.
Non sono praticabili quelle offerte solo in parte gratuite di provider che offrono spazi per lo storage dei vostri file, perché sono comunque sempre e solo accessibili tramite l’ingresso in Internet. Se questo, per un qualsiasi motivo non è possibile, i vostri file restano irraggiungibili e inservibili. E non vale nemmeno la motivazione dell’offerta gratuita perché questa resta tale solo all’inizio ma quando avrete bisogno di ulteriore spazio, vi verrà offerto ma a pagamento e su abbonamento.
Dunque la vera convenienza sta nell’appoggiarsi agli hard disk esterni che con i file system possono essere utilizzabili per scopi diversi.
Cosa sono i file system?
Sono la struttura utilizzata da un computer per organizzare i dati disponendoli in un disco rigido. Quando si installa un nuovo disco rigido, prima di archiviare dati e programmi serve ripartirlo e formattarlo utilizzando un file system.
In Windows è possibile scegliere fra tre file system: NTFS, FAT32 e FAT noto anche come FAT16 che tuttavia è il file system più “antico” e utilizzato ormai di rado.
I file system FAT32 e FAT sono usati nelle versioni precedenti dei sistemi operativi Windows, ad esempio Windows 95, Windows 98 e Windows Millennium Edition ma anche in Macintosh, consolle di gioco e Linux. L’aspetto negativo è la gestione dei file non può superare i 4 GB e il limite per le partizioni è di ad 8 TB.